Le piogge portano ancora acqua e il lago continua a crescere: negli ultimi giorni, grazi alle copiose precipitazioni siamo arrivati a quota – 148 centimetri (corrispondente a 161,56 metri sul livello del mare). In tutto siamo a + 50 centimetri dal record negativo registrato lo scorso 29 novembre (-198 cm, ovvero 161,06 metri s.l.m.).
Il livello raggiunto oggi dal lago racconta senza equivoci l’ampiezza e l’importanza della crisi cui il bacino ha dovuto far fronte in questo ultimo periodo. I meno 148 centimetri segnano infatti il livello record negativo raggiunto dal lago prima della grande crisi del 2017. La quota di meno 148 centimetri fu raggiunta al termine della stagione secca del 2008 e mai, prima di allora, nei circa cento anni di misurazioni del lago, il lago era sceso a quei livelli. Le foto raccolte da Socrate Pontanari raccontano molto bene quella fase. Ora, a distanza di dieci anni da quell’evento, ci troviamo con il lago che segnerà il suo livello massimo proprio intorno a quel valore, che è invece stato sinonimo di crisi. La strada per uscire dalla crisi è ancora molto lunga.
Ti seguo costantemente nel tuo prezioso lavoro di controllo e denuncia; bravissimo!!
Speriamo che le captazioni dell’ACEA e sopratutto quelle illegali dei tanti furbetti intorno al lago vengano stoppate per sempre
Francesco
Grazie per i complimenti. Ci permetta una precisazione in merito ai “furbetti illegali intorno al lago”: bisogna che teniamo conto del fatto che parliamo di una ventina di situazione che sono al vaglio della magistratura e che hanno un impatto davvero poco significativo perchè parliamo di un totale di al massimo un litro al secondo di acqua. In confronto Acea capta mille e duecento litri al secondo. Inoltre, l’acqua prelevata dal lago a fini irrigui ritorna al lago. Quella portata via dall’acquedotto no.
Mezzo metro recuperato in 4 mesi. Anche questo forse è un record.
La strada è ancora lunga, ma senza le piogge di quest’inverno adesso si stava davanti a un’autostrada.
Comunque da esterno dico che a me pare che le captazioni fossero il male minore. Dal 14 settembre al 30 novembre si sono persi 18 cm senza i prelievi.
Credo che siccità e “altra roba” siano i reali responsabili di questa emergenza.
Grazie Fabio per il suo commento molto interessante. C’è un punto sul quale non ci stanchiamo di precisare. La questione del lago, secondo noi di Bracciano Smart Lake, non è se sia o no giusto prelevare. A noi preme sottolineare la necessità di un approccio diverso nella gestione del lago che tenga conto dei fattori che lo tengono in equilibrio. Il problema non è prelevare acqua, ma prelevare acqua quando non serve e trovarsi a secco quando invece occorrerebbe poter far ricorso su fonti di riserva.