Attivare la partecipazione, raccogliere dati, validarli e renderli pubblici, è stato questo il cammino che abbiamo intrapreso quando abbiamo pensato di dar vita a un progetto che voleva essere un punto di riferimento per raccontare il lago e l’emergenza idrica che stava vivendo. Ieri a Milano, al Living Planet Symposium – l’evento che riunisce tutti i ricercatori europei che si occupano di osservazione ambientale grazie ai dati satellitari organizzato dall‘Agenzia Spaziale Europea (ESA) – abbiamo coronato questo percorso con la pubblicazione di un poster è il secondo pubblicato dal gruppo guidato da Jerome Benveniste di Esa (qui un video che spiega il suo lavoro con i satelliti per misurare i livelli di innalzamento dei mari), e domani, dalla presentazione di un nuovo articolo stavolta realizzato da Frederic Frappard del Laboratoire d’Etudes en Géophysique et Océanographie Spatiales che ha anche buttato un occhio, dal satellite, sul lago di Martignano.
Non sono gli unici ad aver usato i nostri dati. In questi due anni di attività sono diversi i borsisti, i dottorandi e i ricercatori che in Italia e anche in Europa, hanno lavorato su quelle informazioni che abbiamo raccolto insieme alla vasta comunità che si è riunita intorno al nostro progetto ed hanno realizzato, studi, tesi, ricerche, che hanno permesso l’acquisizione di ulteriori conoscenze e informazioni scientifiche e che si aggiungono a quelle che erano già state raccolte e pubblicate da David Rossi, Sara Taviani, Mattia Azzella, Antonio Scala, Alfonso Crisci, Gianpiero Casasanta che hanno portato alla pubblicazione da parte della Accademia dei Lincei. Prezioso, certosino e preciso il lavoro svolto da Alessandro Mecali che dal suo ristorante davanti al comune di Anguillara scruta ogni giorno il lago e valuta se effettuare o no le rilevazioni della quota che vedete pubblicate sul sito. Il lago insomma è diventato un enorme “laboratorio a cielo aperto” – oggi diremmo un open lab – e le informazioni raccolte hanno sostenuto, dati alla mano, anche la battaglia portata avanti da associazioni, comitati e, soprattutto dai Comuni del Lago, dal Parco e dal Consorzio di Navigazione, che, in questo contesto sono diventate “Le Istituzioni del Lago“. Braccianosmartlake è stato anche un modello di comunicazione e di attivazione di una community intorno ad un tema ambientale e proprio per questo, ha ottenuto diversi riconoscimenti.
Oggi però non è giornata di bilanci ma soprattutto di ringraziamenti che estendiamo a tutti quelli che hanno partecipato attivamente a questa iniziativa che si sostiene solo con il lavoro dei volontari che si fanno carico anche delle spese di mantenimento, e in particolare a Guido Tocco per il supporto costante con il sito, con la grafica e con le foto e video. Il ringraziamento va a tutti quelli che con un like, con una condivisione, con una foto, con una segnalazione ci hanno permesso di realizzare questo progetto. Naturalmente non ci fermiamo qui e anzi, vi invitiamo a farvi avanti, con nuove proposte, idee o anche son un semplice click perché l’idea di sviluppare ancora di più questo “open Lab” richiederà sicuramente ancora molto lavoro.
Grazie e ora speriamo che piova!
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