“Stiamo incidendo il cuore dell’ecosistema del lago”
Mattia Azzella è uno degli esperti che conoscono maggiormente l’ecosistema del Lago di Bracciano. E’ trevignanese e ha dedicato gran parte della sua attività di ricerca – è un ecologo – ai diversi ecosistemi che coesistono nel lago di Bracciano. E’ stato proprio nel corso della sua attività che ha individuato una pianta acquatica che vive solo nel Lago di Bracciano e che ora, con l’abbassamento delle acque del lago, è, insieme a tutti gli altri organismi, a rischio di scomparire per sempre.
Togliere acqua così repentinamente a un sistema così delicato come quello del Lago di Bracciano rischia di provocare un danno irreparabile. Insieme a Mattia abbiamo camminato sui fondali emersi del lago e abbiamo visto coi nostri occhi gli effetti di questo abbassamento ha sulle diverse specie di piante e di alghe che popolano questa fascia compresa entro i primi due metri di profondità. Tra tracce di cinghiali che pascolano ormai sulla spiaggia e alghe in decomposizione, “stiamo incidendo il cuore dell’ecosistema” .
Sopralluogo sui fondali emersi
Mattia Azzella di spalle mentre effettua i sopralluoghi a Trevignano
Isoetes Sabatina
Questa piantina vive solo in due aree del lago di Bracciano (Parco del Lago di Bracciano)
Le alghe strappate dal fondo
I resti ormai secchi, delle alghe strappate dal fondale
Ecosistema a rischio
Il fondale è emerso e tra le piante acquatiche che provano a sopravvivere spuntano ciuffi d’erba che le soffocheranno
Fondali emersi
La poltiglia marrone dei fondali in emersione su cui pascolano i cinghiali
Trevignano Romano, fondali emersi
In questo tratto di lago la spiaggia si è allungata di oltre 50 metri
Dettaglio dei fondali emersi
La poltiglia marrone è in realtà piena di diverse specie di alghe e piante in decomposizione
Trackback/Pingback