Seleziona una pagina

L’Assessore regionale Mauro Buschini insieme al direttore del Parco di Bracciano, Daniele Badaloni e al responsabile della direzione generale della Regione Lazio durante una ispezione sul lago in estate

Sarà il Parco Regionale di Bracciano e Martignano l’ente deputato alle attività di verifica delle portate derivate da Acea Ato 2 dal Lago di Bracciano e al monitoraggio dei sistemi lacustri e ripariali.

Lo ha deciso oggi la Regione Lazio che con una determinazione della Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree protette, ha voluto affidare ufficialmente al Parco di Bracciano e Martignano l’incarico ufficiale di monitorare le attività di Acea e contestualmente, quello di tenere sotto osservazione anche lo stato di salute del lago e dei suoi diversi habitat così gravemente danneggiati dall’abbassamento repentino dei livelli delle acque del lago.

Ne danno notizia le Istituzioni del Lago, il gruppo unitario che riunisce  i sindaci dei Comuni di Anguillara Sabazia, Sabrina Anselmo, Bracciano, Armando Tondinelli e Trevignano Romano, Claudia Maciucchi; insieme al Presidente del Parco Regionale dei Laghi di Bracciano e Martignano, Vittorio Lorenzetti e al Presidente del Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano, Renato Cozzella.“Questi interventi – ha spiegato Vittorio Lorenzetti – sono solo il primo passo. Un segnale forte e la dimostrazione che il lavoro paziente e sistematico fin qui svolto dalle dal fronte comune dei cittadini, delle istituzioni, dalle associazioni e dai comitati comincia a dare i suoi frutti. Ora aspettiamo che vengano adottati anche altri provvedimenti, che, ne sono certo, non tarderanno ad arrivare e che permetteranno ai Comuni, al Parco e al consorzio di tornare a lavorare per il bene di tutto il territorio”.

Questa piantina vive solo in due aree del lago di Bracciano (Parco del Lago di Bracciano)

Entro i primi giorni della prossima settimana sono inoltre attesi ulteriori provvedimenti da parte della Regione Lazio. Tra questi un intervento a favore di un progetto in collaborazione con l’Università della Tuscia di Viterbo, per la messa in sicurezza della Isoetes Sabatina, una rara specie di pianta acquatica che vive solo a Bracciano e il cui habitat è ora quasi del tutto emerso, a cui sono stati destinati 30 mila euro. Proprio nei giorni scorsi (mercoledi 8 novembre) il personale del Parco aveva compiuto una nuova (la terza) ispezione a sorpresa presso gli impianti di derivazione di Acea Ato 2 di Castello Vici (Anguillara Sabazia) durante il quale era stato confermato l’arresto delle captazioni da parte del gestore.

“Siamo forse al punto di svolta per il nostro amato Lago. Un segno tangibile ma non risolutivo da parte della Regione Lazio finalmente arriva – ha detto Sabrina Anselmo –  e mi auguro che sia seguito anche dalle altre istituzioni che oggi tacciono di fronte alla relazione Ispra. Ormai abbiamo festeggiato un anno di questa storia e a gennaio cominceremo con il conto alla rovescia per l’estate e i cittadini si aspettano fatti. Le richieste le abbiamo fatte, personalmente dico che ora hanno tutti i strumenti per agire. Lo facciano senza altri tentennamenti. Per tutelare il lago e’ necessaria una definitiva ordinanza e soprattutto la revisione della concessione del ‘ 90 che purtroppo prevede di prelevare fino a 5.000 l/s in emergenza idrica”.  “Serve – dice Armando Tondinelli – che la Regione intervenga al più presto con un nuovo atto normativo che definisca tutti questi aspetti che sono sul campo e ai quali occorre dare una risposta immediata”. “Abbiamo raggiunto un primo importante risultato – dice Claudia Maciucchi – ma non ci fermiamo di certo qui.C’è ancora molto da fare perchè in questa storia abbiamo il dovere di dare voce e rappresentanza a tutti i cittadini, agli operatori, che hanno ricevuto un danno da questa situazione. Continueremo a lavorare fino a quando tutte le questioni saranno risolte’’.

 

Share This

Share this post with your friends!