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Negli ultimi giorni il nostro lago ha mostrato tutta la sua fragilità e tutta la sua forza. Da un lato abbiamo assistito all’abbassamento più consistente misurato nella stagione estiva dovuto alla concomitanza di alte temperature, della tramontana e un settembre particolarmente siccitoso. Questo ci ricorda che non possiamo sfruttare l’acqua del lago senza tenere conto della intrinseca delicatezza dell’ecosistema. D’altro canto abbiamo appena misurato, grazie alle abbondanti piogge un record positivo di +9 cm in 24 ore. Un aumento consistente che speriamo segni l’inizio del “respiro del lago”, quel periodo autunnale/invernale che vedrà crescere il livello fino a maggio, quando inevitabilmente tornerà a calare per la siccità estiva. Quindi teniamo incrociate le dita e speriamo che tra il 2018 e il 2019 si guadagni più dello scorso inverno, quando il lago è cresciuto di 60 centimetri.

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