E’ stata sospesa parzialmente l’ordinanza della Regione Lazio che impone uno stop delle captazioni di Acea dal lago di Bracciano a partire dal prossimo primo settembre. La decisione è stata presa a seguito del ricorso presentato dalla Sindaca Virginia Raggi in opposizione alla seconda ordinanza con la quale la Regione Lazio imponeva uno stop alle captazioni progresso fino a diventare definitivo il primo settembre. Nella sentenza il giudice Stefania Santoleri avrebbe sospeso la parte della ordinanza che prevede la captazione di soli due moduli (circa 200 litri al secondo) e lo stop definitivo. Resta la possibilità da parte di Acea di captare 4 moduli corrispondenti a circa 400 litri al secondo di acqua senza porre alcun termine temporale, e nemmeno senza vincolare i prelievi al rispetto delle oscillazioni naturali del lago. Nei primi sette mesi dell’anno Acea ha captato in media 1.200 litri al secondo d’acqua dal Lago di Bracciano.
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A prevalere, secondo il giudice, è l’interesse diretto a “scongiurare il rischio di compromissione della salute pubblica, atteso che – si legge nella sentenza – si tratta di un danno certo, imminente ed irreparabile”. Al contrario invece del danno ambientale “derivante dalla sola captazione dell’acqua da parte di Acea Ato, si appalesa incerto e non imminente’’. Da qui la decisione di sospendere l’ordinanza della Regione nella parte in cui riduce a solo due moduli la captazione da parte di Acea e di fermarla entro il primo settembre. Acea potrà dunque continuare ad emungere dal lago una quantitativo pari a circa 400 litri al secondo, e questo indipendentemente dai livelli del lago, o dai limiti imposti dalla precedente concessione che imponeva di rispettare le oscillazioni naturali del bacino lacustre. Il giudice ha ritenuto che la quantità di acqua concessa sia al limite del fabbisogno minimo indicato dalla stessa Acea a mantenere in attività i servizi essenziali che sarebbe pari a circa 500 litri al secondo. Nel frattempo, e nonostante la riduzione dei consumi, il livello del lago di Bracciano, continua a scendere. Oggi le aste idrometriche del Parco Regionale misurano meno 174 centimetri. Si tratta di un livello record. Nei prossimi giorni e fino alla ripresa delle piogge il lago continuerà a scendere per effetto non solo della captazione, ma anche della evaporazione che in questo periodo dell’anno è al suo massimo livello. A fine stagione il livello sarà sceso presumibilmente intorno alla quota di meno 200 centimetri. A quel punto secondo le rilevazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, oltre un quinto della sua capacità di auto-rinnovamento sarà definitivamente compromessa. Già oggi in molte aree emergono fondali e con loro gli habitat necessari alla ossigenazione delle acque. Gli effetti dell’abbassamento delle acque sono ovunque macroscopici.
Che schifo!Prosegue lo scempio del lago!Difronte a queste aggressioni,dobbiamo farci sentire con piu’ energia!
noi ce la stiamo mettendo tutta per informare il piu’ possibile correttamente e tempestivamente
Sono d’accordo con Battaglia….d’altronde il suo cognome esprime già tutto ciò che dovremmo fare….
Dopo questa sentenza i toni non potranno più essere tiepidi e civili…….il lago è nostro e nostro è il dovere di difenderlo per non avere rimpianti poi!!!!!!
Decisione vergognosa!
1. Come non capire che il lago ha una quantità di acqua definita che alla fine si esaurisce senza aver ottenuto una soluziine.
2. Un razionamento indurrebbe tutti a un maggior rispetto nell’uso di un bene prezioso come l’acqua