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Per Bracciano Smart Lake ci sono importanti novità. Sabrina Anselmo, Sindaca di Anguillara Sabazia, Claudia Maciucchi, Sindaca di Trevignano, Armando Tondinelli, Sindaco di Bracciano insieme a Vittorio Lorenzetti e Daniele Badaloni, rispettivamente Presidente e direttore del Parco Regionale dei Laghi di Bracciano e Martignano, e Renato Cozzella Presidente del Consorzio di Navigazione del lago di Bracciano, hanno deciso di aderire fattivamente e di sostenere la piattaforma di comunicazione integrata Bracciano Smart Lake.

E’ da quando il lago era ai suoi livelli più alti, a dicembre del 2015 che chiediamo di mettere in piedi un sistema intelligente di gestione del lago. Pensavamo, allora, che chiedere di intervenire per abbassare il livello dell’acqua senza tener conto delle necessità future di acqua – il Giubileo Straordinario della Misericordia che si sarebbe aperto di lì a qualche mese avrebbe portato a Roma 20 milioni di pellegrini – sarebbe stato un grave errore e che sarebbe stato il caso di cominciare a pensare al lago e alla risorsa acqua in maniera differente, magari un po’ piu’ intelligente, piu’ smart. Magari mettendo in rete tutta una serie di dati, di informazioni, di strumenti, che permettano anche a noi comuni cittadini di capire quanta acqua ci fosse, quanta ne esce, quanta ne entra e quanta ne serve per soddisfare i fabbisogni delle persone che di quell’acqua hanno bisogno.

Sarebbe poi stato altrettanto interessante cominciare creare una rete estesa a tutto il bacino del lago (150 chilometri quadrati, circa tre volte la superficie del lago) di rilevatori per tenere sotto costante osservazione i principali dati ambientali che hanno influenza sul livello dell’acqua del lago – piogge, temperatura, vento, radiazione solare, ecc –  e che possono aiutare a capire come funziona il nostro lago. Senza contare poi sulle ricadute che questo processo avrebbe potuto innescare in termini di innovazione sociale sul territorio.

Rilevamento poco preciso a causa delle onde

A quasi due anni di distanza da quelle proposte siamo oggi in una situazione radicalmente opposta. Il lago è ai suoi minimi storici, a oltre 190 centimetri sotto lo zero idrometrico (163,04 metri s.l.m.) e mai come oggi, la necessità di avere dati oggettivi, confrontabili e riscontrabili si sta rivelando essere centrale per comprendere meglio quello che è successo. Al punto che nella sua relazione è lo stesso Istituto Superiore per la Salvaguardia dell’Ambiente a chiedere un sistema di monitoraggio continuo.

Nel nostro piccolo, insieme a Guido Tocco e ai ragazzi di Cloudworks, grazie al contributo di valenti ricercatori che oggi fanno parte del nostro comitato scientifico, e con il contributo di tanti volontari, uno su tutti Armin Behfar, a partire dal 2 giugno scorso, prima solo su Facebook con la pagina Bracciano Smart Lake e poi anche su youtube con il canale Bracciano Smart Lake e, infine anche sul web con il sito braccianosmartlake.com, abbiamo cominciato a raccogliere dati, informazioni, testimonianze e a raccontare giorno dopo giorno, ma sarebbe meglio dire centimetro dopo centimetro, la crisi idrica del lago di Bracciano.

In questi cinque mesi di attività abbiamo realizzato e pubblicato una cinquantina di video, tra cui alcuni molto belli, e anche una sessantina tra articoli e approfondimenti. Soprattutto abbiamo raccontato, attraverso la lettura sistematica dei dati di livello del lago, l’evoluzione della crisi in atto.

Abbiamo fatto anche un pò di sperimentazione. Per esempio, abbiamo prodotto un format di intervista sul campo, come quella che abbiamo fatto a David Rossi, abbiamo avviato una collaborazione anche con Alessandro Caporalini che ci ha permesso di creare una animazione grafica per meglio visualizzare l’impatto delle captazioni di Acea, e infine, attraverso la nostra pagina facebook abbiamo avviato una sorta di agenzia di stampa partecipativa, 2.0 in cui i contenuti sono stati in parte anche elaborati degli utenti e al tempo stesso facevano parte di una campagna di sensibilizzazione. #SOSlago ha prodotto infatti decine di post e di tweet che hanno raccontato il progressivo abbassamento delle acqua con un coinvolgimento enorme di utenti con punte che hanno superato i 100.000 contatti.

Le nostre foto, i nostri video sono stati e sono ancora ripresi da tv, giornali, siti web in Italia e anche all’estero. Il nostro gruppo ha fatto da supporto informativo a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche – Tg 3, Tg Regione,TgUno, Tg5, Petrolio, Agorà, Radio Roma Capitale, solo per citarne alcuni -, così come i dati che abbiamo rilevato e pubblicato sono stati diffusi da giornali e da agenzie di stampa.

Bracciano Smart Lake è diventato anche un modello di comunicazione delle emergenze al punto che siamo stati inviati a Lucca, all’IMT, dove abbiamo potuto presentare il caso del lago di Bracciano all’interno di Critis una conferenza internazionale sulle infrastrutture critiche.

Ora questo incarico che ci arriva congiuntamente dai Sindaci dei tre comuni del Lago – Bracciano, Anguillara Sabazia, e Trevignano Romano – dal Presidente del Parco Regionale dei Laghi di Bracciano e di Martignano e dal Presidente del Consorzio di Navigazione del Lago, è per noi un grande riconoscimento del lavoro fin qui svolto e messo in atto. Siamo stati tra i primi a rilevare quanto fosse diretto il legame tra informazione corretta – in questo caso i dati – e democrazia, ovvero possibilità di poter compiere scelte consapevoli e condivise.

Cercheremo di creare i presupposti perchè questa esperienza possa essere il più possibile efficace in termini di chiarezza e di informazione proprio per aiutare i cittadini a comprendere al meglio l’evoluzione della situazione e formare la propria opinione sulla base di informazioni il più possibile corrette e verificabili.

Allo stesso tempo accompagneremo le amministrazioni locali in un percorso di chiarezza e di trasparenza in relazione alla comunicazione della crisi del lago. Intanto cogliamo con grande apprezzamento che cinque diverse amministrazioni con colori politici così diversi tra loro, si siano unite in questo sforzo comune di comunicazione su un tema così complesso e delicato. Ci sembra già un importante passo nella direzione di un cambio di paradigma nella gestione del lago e un presupposto essenziale per poter svolgere il nostro lavoro nella maniera più corretta possibile.

Grazie a tutti.

Emanuele Perugini

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