Più di 15 mesi in difesa del lago e del territorio
Tutte le azioni messe in atto dalle Istituzioni del Lago
Novembre 2016
-93 cm
Le amministrazioni del lago lanciano l’allarme.
Ad autunno inoltrato il lago non sale come invece normalmente accade in questa stagione. Anzi continua a scendere. E’ il segnale d’allarme.
Se non sale a novembre, vuol dire che c’è il rischio concreto che non ci sarà acqua nemmeno in estate.
L’obiettivo della mobilitazione è quello di coinvolgere e richiamare alle proprie responsabilità tutte le istituzioni preposte ed insieme trovare soluzioni da poter mettere in atto sin da subito, per sopperire all’emergenza idrica e proteggere il lago da un danno ambientale senza precedenti.
Vengono contattati e messi in allarme tutti gli enti preposti: Area Metropolitana, Regione Lazio, Acea Ato 2
Gennaio – Febbraio 2017
-113 cm
Iniziano una serie di riunioni e di convocazioni di tavoli istituzionali per l’implementazione del Progetto Small, il progetto per il monitoraggio dei livelli del lago di Bracciano coordinato dal Consorzio di Navigazione.
27 febbraio:
Contestualmente anche la Regione Lazio, sotto la regia del Direttore Regionale all’Ambiente e Sistemi naturali ,Vito Consoli, inizia a convocare tavoli dove sono intervenuti sia esperti che scienziati dell’Università La Sapienza, insieme a tutte le amministrazioni lacustre, per portare alla luce l’emergenza del territorio e del Lago di Bracciano, evidenziando il fatto che se non ci sono precipitazioni consistenti nei periodi autunnali il lago non riesce a ricaricarsi.
Quindi sin da subito abbiamo chiesto una riduzione sostanziale delle captazioni, per arrivare nel periodo estivo ad uno stop delle stesse. Unici assenti Città Metropolitana e Comune di Roma Capitale.
Marzo 2017
-114 cm
11 marzo:
Incontro pubblico Open Lake. Comunicatori, biologi, scienziati ed esperti propongo la creazione di un sistema aperto e accessibile che sia in grado di promuovere una gestione “smart” del lago basato sull’osservazione dei dati reali e sulla interfaccia con modelli.
13 marzo:
Secondo Tavolo tecnico presso la Regione Lazio dal Direttore Vito Consoli ed Acea e tutte le istituzioni lacustre. Nessuna riduzione sostanziale delle captazioni da parte di Acea ma solo impegno a ridurre perdite per evitare nuove captazioni da Bracciano
23 marzo:
terzo Tavolo tecnico presso la Regione Lazio dal Direttore Vito Consoli ed Acea e tutte le istituzioni lacustre.
Presente, in tutti gli incontri con le istituzioni, anche Acea Spa, con il Presidente Saccani, che in data 23 marzo dichiarava, presso la Regione, di mettere in atto una programmazione che potesse ridurre i prelievi dal lago di Bracciano, recuperando 600 litri/secondo con interventi sulle strutture di altri acquedotti e lavorando sulle riparazioni perdite.
25 marzo:
manifestazione “ salviamo il lago di Bracciano” a Trevignano Romano.
Aprile 2017
-126 cm
Il 10 aprile il livello dell’acqua del Lago di Bracciano era a – 126 centimetri, ovvero a quota 161,78 metri s.l.m.
27 aprile:
viene eletto il nuovo vertice di Acea. Con questo passaggio la Giunta capitolina taglia i legami con la dirigenza espressa dalle precedenti amministrazioni e nomina i nuovi vertici aziendali. Il nuovo presidente è Luca Alfredo Lanzalone mentre il nuovo amministratore delegato è Stefano Antonio Donnarumma.
Maggio 2017
-135 cm
17 maggio:
Si riunisce la Conferenza dei Sindaci dell’Area Metropolitana dove si espone a Virginia Raggi, in qualità di Presidente dell’Area Metropolitana, il problema idrico e l’emergenza in corso sul lago di Bracciano.
23 maggio:
Alle 10.30, incontro convocato d’urgenza da Acea Spa con la Conferenza dei sindaci dell’ATO 2 per dichiarare emergenza idrica. L’incontro si tiene a Roma presso il Centro Congressi «La Fornace». Oggetto dell’incontro è la situazione attuale e la previsione per l’estate 2017 e le relative criticità dell’approvvigionamento idropotabile nei Comuni dell’Ato 2. Nel corso dell’incontro Acea ribadisce: le captazioni non solo non si fermano, ma anzi, verranno aumentate! In particolare si prevede un prelievo medio giornaliero per il mese di Giugno pari a 1.600 litri/secondo; a Luglio 1.800 l/s; ad Agosto 800 l/s; a Settembre 1.600 l/s.
In pratica Acea ha disatteso tutte le promesse fatte in sede Regionale.
23 maggio:
Alle 18.00 nuova Riunione, stavolta in Campidoglio. A convocarla è la stessa Sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha chiamato i sindaci lacustri, il presidente del Consorzio e il Presidente del Parco per presentare loro il nuovo Consiglio di Amministrazione di Acea.
la riunione non ha pero’ esiti dal momento che alla discussione non hanno partecipato i referenti politici del nuovo consiglio. Nessuno si è seduto a discutere per trovare delle soluzioni.
Al termine viene emesso il primo comunicato congiunto da parte delle Istituzioni del Lago:
“l’esito del lungo confronto ha prodotto solo la necessità di costituire una “task force” tecnica e istituzionale che nel brevissimo tempo dovrà mettere in campo interventi immediati e di medio lungo periodo per fronteggiare gli effetti disastrosi ai quali si andrà incontro con l’aumento quotidiano delle temperature”..
26 maggio:
Viene inviata una Pec al Ministero dell’Ambiente, Ministero delle infrastrutture e Ministero dell’Economia per richiedere un tavolo di crisi sul Lago di Bracciano. Viene organizzato incontro pubblico a Bracciano
31 maggio:
La sera si svolge una riunione pubblica presso la sede del Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano.
Il 30 maggio il lago si trova a – 135 centimetri, ovvero a quota 161,69 metri s.l.m.
Giugno 2017
-145 cm
8 giugno:
Istituzioni del Lago lanciano mobilitazione popolare
14 giugno:
il Ministero dell’Ambiente e l’Osservatorio permanente sugli usi idrici pubblicano un comunicato congiunto sul lago di Bracciano. Il Lago diventa un osservato speciale e la questione diventa Nazionale
19 giugno:
I tre comuni lacustri Ente Parco e Consorzio di Navigazione depositano un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per chiarire le responsabilità per il danno ambientale che sta subendo il Lago di Bracciano.
22 giugno:
La Sindaca di Roma emette un’ordinanza per uso responsabile dell’acqua. Nulla di nuovo, si tratta di un atto dovuto che non ha effetti reali sui consumi.
23 giugno:
Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti invita a considerare chiusura dei “Nasoni” a Roma
26 giugno:
Il livello dell’acqua del Lago ha raggiunto i – 145 centimetri ovvero è a quota 161,59 metri s.l.m.
Luglio 2017
-168 cm
3 luglio:
A Roma vengono chiusi i primi 20 Nasoni. Intanto il lago raggiunge la soglia critica dei meno 150 centimetri. E’ il limite entro il quale – secondo gli studi realizzati da David Rossi del Consiglio Nazionale delle Ricerche – la perdita di fondale rientra all’interno di una fascia di sicurezza. Secondo la batimetria del Lago ad un abbassamento di circa 150 centimetri corrisponde una perdita di circa il 13 per cento della fascia destinata alla autodepurazione. Siamo a quota 161,54 metri s.l.m.
7 luglio:
Ancora un tavolo regionale: è il quarto. Sono presenti l’Assessore Refrigeri con il Direttore Regionale, Mauro Lasagna; l’Acea spa con Paolo Saccani, Aceasto con ing. Piotti, i Sindaci di Anguillara, Bracciano, Trevignano insieme al Presidente del Consorzio di navigazione e al Presidente dell’Ente Parco. Nessuno da parte di Roma Città Capitale e di Roma Area Metropolitana.
11 luglio:
Comincia il balletto sulle cifre: durante una audizione in Commissione ambiente alla Camera dei Deputati, Raggi dichiara che Acea ha tagliato di 500 l/s le captazioni da Bracciano. In realtà si tratta di un dato che non puo’ essere verificato e che non si capisce a cosa faccia riferimento.
13 luglio:
Incontro con il Ministro all’ambiente Galletti: si ribadisce la richiesta di fermare le captazioni
Braccianosmartlake lancia la campagna social #SOSlago
14 luglio:
Viene inviata una Diffida contro la Regione Lazio da parte dei Comuni rivieraschi, dell’Ente parco e del Consorzio di Navigazione per blocco captazione dal lago
20 luglio:
Incontro presso la Regione Lazio con gli Assessori Refrigeri e Buschini. Oltre a loro anche Luca Montuori: finalmente Roma rappresentata da un assessore!! Paolo Saccani, di Acea ribadisce: “non è ipotizzabile un prelievo inferiore ai mille litri secondo dal Lago di Bracciano. Lo stop alle captazioni implicherebbe turnazioni per un milione e duecento mila di persone”.
21 luglio:
Il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti firma l’ordinanza che impone lo stop captazioni entro il prossimo 28 luglio Il lago si trova a – 163 ovvero a quota 161,41 metri s.l.m. Acea non perde tempo e dichiara la turnazione del servizio idrico per un milione e mezzo di romani.
Il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -163 ovvero a quota 161,41 metri s.l.m.
25 luglio:
Acea e il Comune di Roma annunciano ricorso contro Ordinanza della Regione Lazio.La questione dei dati e della trasparenza dei Dati non interessa solo il lago. Riccardo Luna, direttore dell’Agi presenta richiesta per il Foia per conoscere l’acqua.
26 luglio:
Intervista a Sara Taviani, Università Milano Bicocca, autrice di un modello del lago: In 36 anni, dal 1975 al 2011, dal lago di Bracciano non è mai stata prelevata così tanta acqua e così a lungo di quanto non sia avvenuto in questi ultimi sette mesi, sfociati in una crisi idrica che minaccia di costringere Roma al razionamento.
Incontro alla Porta del Parco con le amministrazioni lacustre ente parco e consorzio, associazioni e comitati.
27 luglio:
Perquisizione, giovedì mattina, del Nucleo Operativo Ecologico di Roma negli uffici di Acea Ato 2.
Il Tribunale Superiore delle Acque respinge il ricorso Acea
28 luglio:
Nuova ordinanza della Regione Lazio.Evitato in extremis il razionamento dell’acqua a Roma. Regione Lazio e Acea hanno deciso di ridurre a 400 litri al secondo i prelievi di acqua dal lago di Bracciano, invece della prassi adottata finora di 1100 litri al secondo. Stop rinviato al 31 agosto.
30 luglio:
Istituzioni del lago chiedono commissariamento Acea.
31 luglio:
Il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -168 ovvero a quota 161,36 metri s.l.m. Il primo Gennaio del 2017 il lago era a meno 103 centimetri rispetto allo zero altimetro del Parco (163.04 m s.l.m. che corrisponde ai più 27 centimetri (facendo riferimento allo zero idrometrico stazione idrometrica ACEA Castello Vici, che si trova invece 130 centimetri piu’ in basso a 161.74 metri slm.). Dall’inizio dell’anno ad oggi se ne sono andati 65 centimetri di lago corrispondenti a 36,4 milioni di metri cubi d’acqua e Acea ne ha presi 22 milioni.
Agosto 2017
-183 cm
1 agosto:
incontro in Regione Lazio con Assessori Refrigeri e Buschini e il fronte unitario degli enti lacustri.
2 agosto:
Il Consorzio di Navigazione è costretto a sospendere la navigazione della Motonave Sabazia, i fondali sono troppo bassi per permettere l’ormeggio.
4 agosto:
Raggi impugna anche la seconda ordinanza.
4 agosto:
Acea presenta un rapporto presso l’Osservatorio di Bacino in cui, per la prima volta vengono resi pubblici i dati circa i prelievi (derivazioni) dal Lago di Bracciano. Il raffronto mensile coi mesi del 2016 mostra incrementi anche superiori al cento per cento. .
10 agosto:
Infuria lo scontro dialettico. Labufala delle captazioni abusive
11 agosto:
Udienza presso il Tribunale Superiore delle Acque.
14 agosto:
Si può continuare a captare acqua anche se meno: è arrivata la sentenza
30 agosto:
La Procura sgonfia la bufala sugli allacci abusivi.
31 agosto:
Il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -183 ovvero a quota 161,21 metri s.l.m.
Settembre 2017
-186 cm
1 settembre:
Siccità, Lago di Bracciano: “Sindaci del Lago, Parco e Consorzio chiedono sequestro impianto captazione ACEA”.
8 settembre:
la Regione Lazio inizia ad inviare ai Comuni i dati sul telerilevamento effettuato presso gli impianti Acea di Castello Vici ad Anguillara Sabazia.
9 settembre:
Anguillara #muoiodisete, manifestazione popolare a cui hanno partecipato centinaia di persone in maglietta bianca che versano simbolicamente acqua nel lago. Le istituzioni del lago aderiscono e supportano l’iniziativa.
30 settembre:
il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -186 ovvero a quota 161,18 metri s.l.m.
Ottobre 2017
-196 cm
3 Ottobre:
Ormai è ufficiale: Acea ha fermato le captazioni dal Lago di Bracciano
19 ottobre:
Viene pubblicata la prima relazione Ispra. In maniera dettagliata i ricercatori dell’ente di ricerca per la protezione dell’ambiente riportano le conclusioni sulle loro ispezione (tre in tutto) effettuate sul lago di Bracciano. Si tratta di un documento molto articolato di 52 pagine in cui si mette nero su bianco tutti i fattori che hanno portato a questa situazione.
23 ottobre:
Primo sopralluogo senza preavviso del direttore del Parco, Daniele Badaloni presso gli impianti di captazione delle acque del lago di Bracciano. Le captazioni sono ferme.
27 ottobre:
Ispezione del direttore del Parco, Daniele Badaloni negli impianti Acea di Castello Vici ad Anguillara Sabazia. Si ispezionano le condutture fino al centro di depurazione. Le captazioni sono ferme e non ci sono perdite.
30 ottobre:
Nuova relazione Ispra. “I sopralluoghi effettuati tra luglio e settembre 2017 hanno evidenziato la riduzione, il degrado e la perturbazione degli habitat 3130, 3140, 3150 e 92A0. Tali habitat hanno fortemente risentito degli effetti della riduzione continua dei livelli idrometrici del lago.
Iniziativa di volontariato Puliamo il Lago, una mattinata dedicata alla bonifica ambientale delle spiagge organizzata dal Parco e dalle amministrazioni comunali con tre eventi contemporanei nei tre comuni del Lago
Il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -196 ovvero a quota 161,08 metri s.l.m.
Novembre 2017
-198 cm
4 novembre:
le istituzioni del Lago cominciano a dare seguito alle indicazioni Ispra e partono le operazioni di rimozione delle alghe. Contestualmente viene inviata alla Regione una nuova diffida in cui si chiede di far osservare il livello minimo di captazione di 161,9 metri s.l.m. e di inserire negli impianti Acea di Castello Vici una saracinesca da azionare in futuro in caso di superamento della soglia.
10 novembre:
arriva la nuova Determinazione Regionale, affida al Parco l’incarico di verificare le captazioni e il rispetto delle regole stabilita dal Tribunale Superiore delle Acque.
15 novembre:
Stop a qualsiasi forma di prelievo dal lago di Bracciano da parte dell’Acea fino a quando il lago non tornerà al di sopra della soglia di 161,90 metri sul livello del mare, installazione di un misuratore di portata negli impianti Acea Ato 2 di Castello Vici (Anguillara Sabazia) e l’impegno di rendere pubblici i dati relativi alle captazioni, fermo restante il divieto assoluto di non superare in discesa la quota di 161,90 metri sul livello del mare. La risposta della Regione alla diffida presentata dalle Istituzioni del Lago
20 novembre:
Nuova ispezione negli impianti di Castello Vici da parte del Direttore del Parco, Daniele Badaloni.
22 novembre:
Nuovo tavolo istituzionale presso gli uffici regionali. Si lavora per la nuova determinazione: un protocollo per la gestione delle emergenze idriche, un nuovo piano di gestione del lago, l’installazione di un sistema di misurazione delle captazioni, un censimento dei pozzi che attingono dalle falde intorno al lago a carico della Città Metropolitana di Roma Capitale, la valutazione di massima di un sistema di blocco automatico delle captazioni, e l’autorizzazione per nuove concessioni in vista della scadenza del 31 dicembre.
29 novembre:
Il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -198 ovvero a quota 161,06 metri s.l.m. Al momento si tratta del record negativo.
Dicembre 2017
-198 cm
21 dicembre:
si annuncia l’arrivo imminente di un nuovo provvedimento da parte della Regione Lazio.
30 dicembre:
arriva la nuova determina della Regione e impone lo stop delle captazioni. Vittoria per le istituzioni del lago!
31 dicembre:
il livello dell’acqua del Lago di Bracciano è sceso a -184 ovvero a quota 161,22 metri s.l.m.